C’era un Mistero
C’era un mistero,
fitto d’amnesia,
in quel meriggio,
denso di poesia.
L’anima persa,
saliva verso il cielo
la scala d'oro,
che porta a Lui
ogni volta più vicino.
Dolore m’interruppe!
Ahimé le scarpe
al mondo voglio dare,
ma i passi vanno fatti,
come monete spesi!
Allora tornai lenta,
a seminar granelli
nella polvere del giorno,
sperando nella sera
per cogliere la traccia
che porta alla sorgente!
Attendi ancora un poco,
vedrai, raggiungerò
i piedi tuoi di loto,
e grata ti sarò,
nel diventar riposo,
nel letto tuo accogliente,
un canto di preghiera
amata nostalgia,
mistero senza fine,
ricolmo d’amnesia.