Antichi Giorni
Odore di lievito,
profumo di pane,
ricordi d’un tempo,
il tempo delle campagne,
del pane e salame,
del vino e lasagne.
Sola, seduta, trovata,
dal solco profondo
mi chiama la vita,
empiendomi d’eco lontane:
cortili festanti di rose,
tramonti e campane,
ricordi di un caro papà.
Sorride il suo viso,
mai spento,
da sempre e per sempre,
sovrano contento,
in un luogo sicuro,
che pare lontano,
ma è lì, nel firmamento…
Io guardo lassù,
una lacrima
e un bacio regalo;
il vento li porta,
carezza,
leggero,
il mio viso
di bimba.
Capisco, respiro,
riprendo il cammino,
è l’ora del pane,
è l’ora del vino.